Rifiutare il sesso non sempre è motivo di addebito della separazione
Se un coniuge rifiuta di avere rapporti sessuali con l'altro, non basta per l'addebito della separazione, se c'è incompatibilità caratteriale o una diversa concezione del matrimonio. Lo afferma l'ordinanza n. 4756/2017 della Cassazione. Nel caso di specie il marito sosteneva che i giudici di merito avevano erroneamente escluso l'addebito a carico della donna, poiché la separazione era dipesa dal suo rifiuto di intrattenere rapporti affettivi e sessuali.
Ma secondo la Suprema Corte i Giudici d'appello avevano fornito idonea motivazione in ordine alle cause di esclusione dell'addebito, sia esaminando i testi che valutando il comportamento della donna. E ha concluso che le ragioni della rottura del matrimonio "erano addebitabili esclusivamente a cause obiettive derivanti dalla diversa concezione della vita matrimoniale e dalla incompatibilità caratteriale".
