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Una cosa è la famiglia anagrafica, altra è il nucleo per la dichiarazione Isee. Ecco tutte le variabili e chi ha diritto agli assegni familiari.

23.03.2017

Di mezzo c'è sempre la famiglia. Ma tra stato di famiglia e nucleo familiare c'è una differenza, per così dire, burocratica non indifferente. Non sono la stessa cosa: il primo, certifica chi è parente di chi e chi convive con chi. Il secondo, sancisce chi è a carico di chi, anche se si tratta di familiari non conviventi. Chiaro? No? Allora mi spiego meglio.

Che cos'è lo stato di famiglia

Lo stato di famiglia è un certificato rilasciato dal Comune in cui compaiono tutti i componenti della famiglia anagrafica, e cioè: quell'insieme di persone, conviventi, legate da un vincolo di matrimonio, di parentela, di affinità, di tutela o semplicemente affettivo. Uno stesso stato di famiglia, ad esempio, può comprendere i genitori, i figli, i nonni ed il cognato celibe del papà. L'importante è che tutti vivano sotto lo stesso tetto. Stesso indirizzo, stesso appartamento. Possibilmente in una casa di almeno 100 metri quadri, se sono così in tanti. Giusto per loro comodità. Ma lo stato di famiglia può comprendere anche una singola persona, se abita per conto suo.

Il certificato serve sia nei rapporti con la Pubblica amministrazione sia tra privati e può essere richiesto per vari motivi, ad esempio per l'erogazione degli assegni familiari.

Per uscire dallo stato di famiglia, basta cambiare la residenza.

E' possibile avere più di uno stato di famiglia?

Sì. Ad esempio la singola persona che si è staccata dalla famiglia abita con un coinquilino con il quale non ci sono dei legami di parentela o di affinità. Ciascuno di loro avrà il proprio certificato di stato di famiglia. Ma entrambi possono dichiarare la convivenza in Comune ed ottenere un secondo certificato.

Come richiedere lo stato di famiglia?

Il certificato di stato di famiglia deve essere richiesto all'Ufficio anagrafe del Comune di residenza, presentando un documento d'identità. La validità del certificato è di 6 mesi. Il costo varia da Comune a Comune, ma di norma è di 0,26 euro se rilasciato su carta libera oppure di 16,70 euro se rilasciato in bollo. Tuttavia, è possibile ottenere il certificato di stato di famiglia su carta libera anche gratuitamente on line utilizzando la Carta dei servizi (la tessera sanitaria).

Che cos'è il nucleo familiare?

A differenza dello stato di famiglia, il nucleo familiare ai fini della dichiarazione Isee (l'Indicatore della situazione economica equivalente) non sempre coincide con la famiglia anagrafica. Nel senso che, mentre per far parte dello stesso stato di famiglia tutti devono vivere sotto lo stesso tetto, in un nucleo familiare ci possono essere i genitori che abitano a Milano ed il figlio che abita a Roma, per motivi di studio o perché si sta avviando al lavoro, ma che dipende ancora da mamma e papà.

Pertanto, e per dirla in poche parole, il nucleo familiare può comprendere la famiglia anagrafica ed i soggetti fiscalmente a carico anche se non conviventi. E qui il ventaglio di possibilità è piuttosto ampio. Ecco i casi più comuni:

  • genitori conviventi non sposati oppure genitori separati ma conviventi. Sono parte di un unico nucleo familiare, ma quello dichiarante dovrà indicare l'altro come «altra persona del nucleo»;
  • genitori non sposati né conviventi. Non fanno parte della stessa famiglia anagrafica (non vivono insieme) ma uno dei due può risultare nel nucleo familiare dell'altro a meno che:
    • risulti sposato;
    • abbia dei figli con un'altra persona;
    • debba versare un assegno di mantenimento ad un figlio;
    • gli sia stata tolta la patria potestà;
    • sia stato dichiarato estraneo al nucleo familiare per accertamenti dei servizi sociali o del tribunale;
  • genitori sposati non conviventi. I coniugi fanno parte dello stesso nucleo familiare pur non essendo una stessa famiglia anagrafica. Ai fini Isee, dovranno fare riferimento alla famiglia anagrafica di uno dei due o all'ultima residenza avuta in comune;
  • coniugi separati e non conviventi: hanno due nuclei familiari diversi se separati legalmente;
  • figli che vivono con i nonni o da soli. Se sono fiscalmente a carico dei genitori, rientrano nello stesso nucleo familiare. Se non sono a carico del padre e/o della madre e vivono con i nonni, fanno parte del nucleo familiare dei nonni. Se vivono da soli e sono economicamente autonomi (non dipendono da nessuno) hanno il proprio nucleo familiare.

Nucleo familiare e assegni familiari

La famiglia è sempre la famiglia? Da un punto affettivo, sicuramente. Da un punto di vista fiscale, invece, non proprio. Per lo Stato, infatti, esiste (come abbiamo visto) la famiglia anagrafica ed il nucleo familiare Isee. Ma esiste anche quella «del terzo tipo», cioè quella che intende usufruire degli assegni familiari e che non c'entra (o quasi) con gli altri due modelli. In sostanza, ed in questo terzo caso, il nucleo si ritiene composto dal lavoratore che chiede gli assegni, dal coniuge non separato (anche di fatto), dai figli minorenni oppure maggiorenni inabili, studenti o apprendisti minori di 21 anni, se la famiglia ha più di 4 figli sotto i 26 anni. In casi particolari possono entrare nel nucleo fratelli, sorelle e nipoti del richiedente.

Infine, se due genitori convivono ma non sono sposati, il convivente del lavoratore che chiede gli assegni non è considerato parte del nucleo, a differenza di ciò che succede per la dichiarazione Isee.

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